Racconti

venerdì 16 agosto 2013

Il Palazzo (Enciclopedico) di Everything



Se vi trovate in giro per il sestiere di Castello, accaldati e stanchi sotto il sole, com'è successo qualche settimana fa a me ed alle mie fide compagne di scorribande biennalistiche, vi apparirà come un miraggio all'ombra di viale Garibaldi la Serra dei Giardini, bella struttura di fine Ottocento in ferro e vetro ospitata in un gradevole giardino.

E' un luogo romantico, quasi da fiaba, dove si ha l'impressione che fantasia e spontaneità siano di casa.


La Serra ospita, oltre ad una fioreria che ne richiama la destinazione originaria, una deliziosa caffetteria dotata di tavolini all'aperto e, fino al 18 agosto, un evento collaterale alla Biennale, il Palazzo di Everything.



Si tratta di un'istallazione del Museum of Everything, originale museo itinerante dedicato ad artisti “non accademici, non conosciuti, non intenzionali e non classificabili” di tutto il mondo.

A Venezia espone le opere di Carlo Zinelli, artista veneto autodidatta vissuto in un ospedale psichiatrico dopo i gravi traumi derivanti dall'aver combattuto nella guerra civile spagnola, che lo lasciò incapace di comunicare. Proprio l'atelier artistico dell'ospedale è stato la cornice delle creazioni di questo artista.



Sia l'allestimento del Palazzo di Everything, sia le opere esposte di Zinelli mi hanno colpito molto per la loro freschezza e grande espressività, ma quello che mi ha davvero impressionato è come questi quadri dell'artista, coloratissimi del vivace ricordo di un'infanzia giocosa e campagnola, siano invasi a tratti da armi e da "esplosioni" che richiamano orrori di guerra in mezzo alla spensieratezza. Questo contrasto, quest'angoscia persistente sembra erompere dalle tele e travolgere lo spettatore con il suo segno primordiale e visionario, immediato e privo di filtri.

Ci sono opere, come queste secondo me, che fanno capire in maniera evidente perchè si dice che l'arte è vita.
E trovo molto interessante in questo senso l'inserimento del Palazzo di Everything e di questo artista autodidatta nel contesto del Palazzo Enciclopedico: un po' a ricordare che l'arte e la conoscenza sono anche (a volte, soprattutto?) fuori dalle accademie e dai percorsi codificati.


http://www.musevery.it/