Racconti

lunedì 16 settembre 2013

Innamorarsi di una copertina

Come scegliere il prossimo libro da leggere?
I metodi sono i più vari: chi stila una lista in base alle recensioni lette in giro, chi si fa consigliare da amici o parenti di fiducia, chi si fa prendere da un autore amato e legge in rapida successione tutti i suoi libri, chi acquista solo i best sellers del momento, chi si dedica solo al giallo o solo al romanzo storico (o solo ai romanzi d'amore, perchè no?), chi si aggira per ore in biblioteca o in libreria alla ricerca dell'ispirazione leggiucchiando le quarte di copertina...

 
Io personalmente seguo un po' tutti i sistemi, a seconda dell'estro del momento, salvo l'acquisto dei soli best sellers in edizione cartonata perchè finirei sul lastrico in men che non si dica, visti i prezzi!

Quindi non è infrequente vedermi arrivare in libreria con una lista dei libri selezionati dalle recensioni, soprattutto da quelle di utenti aNobiiani che so avere gusti simili ai miei.
Ancora più spesso mi faccio affascinare dal titolo, poi leggo la quarta di copertina e l'incipit e se mi attira...via alla cassa!
Ultimamente mi è capitato più volte il vero e proprio “colpo di fulmine con la copertina”, a dire il vero con esiti altalenanti di soddisfazione finale.
Ebbene sì, anche con i libri l'amore a prima vista è sempre un rischio...che a volte vale la pena correre:-)

L'anno scorso ho avuto un “periodo parigino”, nel senso che, non avendo l'occasione di tornare di persona in questa città meravigliosa, mi sono data alla lettura di romanzi ambientati a Parigi.

Così quando il mio sguardo si è posato su questa bella e malinconica copertina



scoprendo poi una sintesi in quarta che annuncia un giallo-noir originale, con qualche richiamo allo stile della mia adorata Fred Vargas, ho pensato che fosse proprio il libro che faceva per me.

Onestamente, dato il titolo, forse potevo accorgermi subito di aver peccato un po' troppo di ottimismo.
Non perchè il libro sia brutto o scritto male, anzi, ma per il fatto che non ha quasi nulla dell'ironia della Vargas ed è invece permeato da una lunga scia di sofferenza che alla lunga mi ha tolto il fiato per l'intensità. Non c'è un personaggio in questo libro che si salvi da quest'aura oscura di angoscia e di autolesionismo, ed il guaio è che ad alcuni di questi personaggi mi sono comunque affezionata, uno su tutti l'anziano custode del parco con il suo cane. Gli avvenimenti si accavallano in maniera troppo caotica, è vero, ma quello che mi ha reso difficile arrivare alla fine del libro è stato questo ritrovarmi avvolta in un clima di disperazione senza uscita e senza consolazione, ogni volta che riaprivo le pagine del libro.
Insomma è un noir nel senso più autentico ed esistenziale del termine, e questo è stato per me il suo pregio e il suo difetto.

 
Più o meno nello stesso periodo, sempre alla ricerca di ambientazioni parigine e bisognosa di atmosfere piuttosto spensierate, tra gli scaffali della libreria individuo quest'incantevole foto di copertina



Scopro che si tratta di una storia d'amore che nasce da un libro: potevo a quel punto lasciarla lì?
Si è rivelato un romanzo molto piacevole soprattutto nella parte iniziale, in cui la protagonista, giovane proprietaria di un accogliente ristorantino nella parte più antica di Parigi, appena piantata dal fidanzato per un'altra, scopre per caso un romanzo che parla di lei e del suo ristorante! Così si mette alla ricerca dell'autore, che non è però così facile da incontrare.
Il resto del romanzo non brilla per originalità ma è una romantica lettura scacciapensieri, con una marcia in più data da un'ambientazione parigina incantevole e ben descritta.
Meglio comunque non aspettarsi di scoprire quali siano questi ingredienti segreti dell'amore, perchè si rimarrebbe delusi, visto che il titolo originale del romanzo è, giustamente, “Il sorriso delle donne”, ovvero il titolo del libro che dà inizio alla storia. A volte una traduzione più fedele non sarebbe male!


Di recente, invece, mi sono fatta conquistare da quella che secondo me meriterebbe il titolo di “copertina dell'anno” per quanto è semplice e accattivante al tempo stesso:



Questo libro mi ha catapultata con tutte le scarpe nel bel mezzo dei preparativi del matrimonio di una giovane coppia a Polignano a mare, nel Salento e nel conseguente sclero collettivo di sposi, parenti e amici. Questo matrimonio ha però una caratteristica insolita: la madre della sposa ed il padre dello sposo sono stati fidanzati in gioventù, finchè lui l'ha lasciata, spinto dalla famiglia, a causa di uno scandalo che aveva coinvolto la famiglia di lei.
Tra fotografo, wedding planner, fratelli e sorelle degli sposi e, naturalmente, consuoceri che fanno scintille a vario titolo e un dispettoso maestrale sono stata piacevolmente coinvolta in queste nozze ricche di colpi di scena, che alla fine onestamente mi hanno fatto pensare che sia meglio sposarsi con genitori e testimoni in una chiesetta sperduta! In realtà il racconto è piacevole, vivace e realistico, però è popolato da personaggi mi hanno fatto seriamente innervosire, sempre così preoccupati delle apparenze...ma mi ha fatto venire anche una voglia matta di vacanze pugliesi:-)


Devo dire che la vera chicca dei miei colpi di fulmine con le copertine è stata una raccolta di racconti, raro caso di libro nato dopo – e non prima – del film del medesimo autore (“Lezioni di felicità”):



Uno dei miei libri preferiti degli ultimi anni! Si tratta di otto racconti a volte dolci, a volte amari, che, volendo generalizzare, parlano del nostro sguardo sul mondo, della felicità, e del modo in cui la cerchiamo, dimenticandoci un po' troppo spesso di guardare dentro di noi oppure alle cose ed alle persone che abbiamo esattamente sotto il naso:-)
Il racconto che dà il titolo alla raccolta parla di una signora semplice, dalla vita piuttosto complicata, che trova gioia e rifugio nei romanzi di un autore dalla vita diversissima dalla sua, che finirà per conoscere … con esiti imprevedibili!

 
Ed ora ci sono ricascata con la prossima lettura: d'altra parte, un gatto e Venezia, come potevo tirarmi indietro?;-)