La settimana scorsa è
uscito il nuovo libro di Dan Brown, “Inferno”, preceduto
dall'attesa dei fans di tutto il mondo, con tanto di conto alla
rovescia sul sito.
Ferruccio Gianola sul suo
blog chiedeva: e voi, farete
la fila per questo libro?
Io ho risposto
sinceramente di no, anche se non escludo assolutamente di leggerlo in
futuro, visto che l'ambientazione fiorentina m'intriga molto!
Ma il post di Ferruccio
mi ha fatto tornare alla mente il ricordo bellissimo dell'unica volta
che l'ho fatta davvero, la coda per l'uscita di un libro: Harry
Potter and the Deathly Hallows.
Correva l'anno 2007, era
la mezzanotte del 21 luglio: una serata caldissima, umida ed
appiccicosa tipica della mia cara palude padana, un centinaio
abbondante di persone davanti alla vecchia Feltrinelli International
di via San Francesco a Padova, due povere cassiere col cappello da
strega ed i capelli incollati al viso, un piccolo intrattenimento a
tema “magico” ed un'attesa spasmodica condita di allegria che ti
faceva attaccare bottoni clamorosi con i vicini di coda vaneggiando
su come si sarebbe conclusa la storia: Harry morirà? Piton è buono
o cattivo? E via di questo passo!
Così sono uscita dalla
libreria all'una e mezza di notte, col tanto desiderato libro nella
fantastica borsina arancione dedicata all'evento, che conservo ancora
oggi:-)
Quindi no, non ho fatto
la coda per “Inferno” di Dan Brown, ma chi l'ha fatta gode di
tutta la mia simpatia;-)
Quella notte di sei anni
fa è stata per me un incantevole rito potteriano collettivo: nulla
mi vietava di comprare il libro la mattina successiva, ovviamente, ma
non mi sarei persa per nulla al mondo la possibilità di assaporarmi
fino in fondo il momento conclusivo della saga che per anni mi ha
permesso di scappare in un altro mondo ogni volta che volevo. Quel
momento non si sarebbe ripetuto mai più, ed io volevo essere lì,
insieme ad altre persone che conoscevano il significato di parole
come “babbano” e “Avada kedavra”...e non perdermi il gusto di
sentirmi dire, il giorno dopo: “la fila per un libro? In piena
notte? Ma sei pazza?”.
Bè, un po' pazzerella lo
sono sempre stata, ma la saga di Harry Potter mi ha regalato molto:
mi ha immersa intensamente in un mondo di magia, ma mi ha fatto
guardare con occhi diversi anche la vita reale e, grazie a Internet,
conoscere persone lontane, per luogo o per età, con cui ho
trovato affinità apparentemente impensabili.
Quella sera, poi, la coda
per "Harry Potter and the Deathly hallows" l'ho fatta in compagnia di
Sara, una ragazza che di libri che ti cambiano la vita se ne intende:
è una traduttrice che si è innamorata di un libro francese inedito
in Italia, ma non trovando alcuna casa editrice italiana
interessata...ha ben pensato di fondarne una, la Camelopardus, e
tradurre e pubblicare il libro, “Lo Zebra” di Alexandre Jardin!
E non si è certo fermata
lì: per la gioia di tutti i potteristi sfegatati che, come me, hanno
letto l'ultimo libro in lingua originale pur di sapere subito come
andava a finire – ed il mio inglese non è affatto eccelso,
anzi...- tra gli altri ha pubblicato una tesi di laurea sulle sfide
della traduzione della saga di Harry Potter, divenuta un delizioso
saggio: "Lucchetti babbani e medaglioni magici", di Ilaria Katerinov.
E' molto interessante capire cosa la guida la traduzione in italiano di parole inventate di sana pianta nella lingua originale (basti pensare al babbano "muggle" ed alla sottile ma fondamentale distinzione in Harry Potter tra "muggle-born" ed "half-blood") e, nel caso specifico, anche dei nomi propri "parlanti", che raccontano il carattere o le caratteristiche dei personaggi.
Quante belle cose che racconti
RispondiEliminae grazie:-)
Grazie a te per avermi dato l'idea:-)
RispondiEliminaChe bella storia editoriale! Non conoscevo la casa editrice Camelopardus. Il tuo post mi ha illuminato su uno strano fenomeno. Ieri ho fatto una passeggiata al mare e guardavo incuriosita il numero di lettori immersi in un bel (per dimensioni) tomo: “Inferno” . Sicché è uscito da poco? Ecco perché tutta quella gente che lo leggeva. Sì, sono un’ignorante completa in fatto di nuove uscite.
RispondiEliminaBuona giornata.
Sì è uscito da poco e va per la maggiore, vista anche la notorietà dell'autore: anch'io in spiaggia ho visto parecchie persone che lo leggevano!
RispondiEliminaBuona giornata anche a te:-)